Il tirante d’aria è la distanza compresa tra il punto di ancoraggio e il primo ostacolo, e include 1 metro di spazio libero obbligatorio di sicurezza.
La distanza libera sotto l’area di lavoro è la distanza tra l’area di lavoro (= al livello dei piedi dell’operatore) e il primo ostacolo, e include 1 m libero obbligatorio di sicurezza.
Esempio di tirante d’aria per i cordini con assorbitore di energia.
Distanza di sicurezza 1 m
Esempio di distanza libera sotto l’area di lavoro per gli anticaduta retrattili.
Distanza di sicurezza 1 m
NB : = Ancoraggio
Per gli anticaduta retrattili, si fa riferimento UNICAMENTE alla distanza libera sotto l’area di lavoro e non al tirante d’aria.
Perché? Perché la posizione del punto di ancoraggio, a seconda del tipo di anticaduta retrattile utlilizzato, può essere più o meno distante dall’operatore, e quindi è più semplice riferirsi alla distanza libera sotto l’area di lavoro per gli anticaduta retrattili.
Queste distanze sono calcolate tenendo conto di diversi parametri:
Prima di ogni utilizzo del sistema anticaduta è necessario verificare lo spazio libero sotto l’area di lavoro per evitare il rischio di scontro col suolo o con altri ostacoli lungo la traiettoria di caduta (questo spazio può variare nel corso della giornata!).
Tirante d’aria per i cordini con assorbitore di energia
Attenzione: per i cordini con assorbitore di energia, il tirante d’aria comincia a partire da sotto il punto di ancoraggio, o in alternativa da sotto i piedi dell’operatore (area di lavoro)
A = Lunghezza del cordino
B = Distanza di assorbimento
C = Altezza dell’operatore circa 1,80 m (dai piedi al punto di attacco sull’imbracatura)
D = Distanza obbligatoria di sicurezza 1,00 m
TIRANTE D’ARIA
= A+B+C+D
Tirante d’aria per gli anticaduta retrattili
Attenzione: per gli anticaduta retrattili, il tirante d’aria deve cominciare a partire da sotto i piedi dell’operatore = distanza libera sotto l’area di lavoro, e non sotto l’ancoraggio perché l’ancoraggio può trovarsi a più metri sopra l’area di lavoro.
A = Distanza necessaria di bloccaggio
B = Distanza di assorbimento
C = Altezza dell’operatore circa 1,80 m (dai piedi al punto di attacco sull’imbracatura)
D = Distanza obbligatoria di sicurezza 1,00 m
DISTANZA LIBERA SOTTO L’AREA DI LAVORO
= A+B+C+D
Il fattore di caduta viene in genere espresso come: Fattore 0, Fattore 1, Fattore 2.
È importante però capire che il fattore di caduta indica il rapporto tra l’altezza della caduta di una persona e la lunghezza del dispositivo anticaduta.
Facciamo un esempio per capire meglio: Un operatore lavora con un cordino di 1,50 m ed è posizionato a 0,50 m sopra il suo punto di ancoraggio. Se cade, la caduta sarà di: 1,50 m + 0,50 m = 2 m.
In questa precisa situazione di lavoro, il fattore di caduta è: F=2/1,50 = 1,33.
Da ricordare::
È SEMPRE PREFERIBILE LAVORARE CON UN FATTORE DI CADUTA 0
Questo video descrive l’influenza del fattore di caduta sul risultato del tirante d’aria o della distanza libera sotto l’area di lavoro.
Più il fattore di caduta è alto (fattore 2), più il tirante d’aria o la distanza libera sotto l’area di lavoro devono essere importanti per fermare la caduta.
Quando l’operatore si sposta ORIZZONTALMENTE con un dispositivo anticaduta ancorato all’altezza dei piedi E se si situa in prossimità di uno spigolo vivo (esempio: bordo di tetto, muro di cemento, estremità in pendenza di copertura di tetto fragile, ecc.) allora si parla di una situazione di lavoro in prossimità di uno spigolo vivo.
E indipendentemente dal dispositivo anticaduta utilizzato (un cordino con un assorbitore di energia o un anticaduta rettratile), il tirante d'aria o la distanza libera sotto la zona di lavoro dopo una caduta saranno equivalenti.
La presenza di uno spigolo vivo richiede obbligatoriamente l’uso di un sistema anticaduta adatto. ATTENZIONE, non sono tutti adatti !
Controllare le istruzioni di uso per assicurarsi che il dispositivo anticaduta sia omologato a tal scopo. Il dispositivo deve essere conforme a:
Lavoro in prossimità di uno spigolo vivo